Mi sono spaventato.
Qualche sera (notte 😊) fa mentre facevo zapping mi sono imbattuto in una trasmissione televisiva di attualità in cui davano un servizio sulle associazioni umanitarie che in Italia dispensano dei pasti caldi ai bisognosi. Ad un certo punto intervistano un signore distinto e chiedono come mai va a mangiare li. La sua risposta mi ha lasciato basito, eccola: “Sono un geometra libero professionista, da qualche anno non ho più lavoro e spesso, per mangiare sono costretto a venire qui”.
Spero si possa immaginare la mia reazione interiore che penso sia indescrivibile: Rabbia? Tristezza? Angoscia? Scoramento? Sconforto? Avvilimento? E chi più ne ha più ne metta…. Ma mi conosce bene sa anche che subito dopo in me arriva la Rivalsa.
Mi sono chiesto 2 cose:
- Perché succede questo?
- Cosa posso fare io nel mio piccolo per aiutare queste persone?
Ecco adesso con voi voglio condividere le risposte che mi sono dato.
Perché succede Questo
Negli ultimi 20 anni la nostra clientela è profondamente cambiata. Si è passati da un rapporto di piena fiducia nel proprio tecnico, a cui non ci si permetteva di chiedere quanto il lavoro costasse o quando potesse essere pronto, a un vero e proprio mercato, in cui apparentemente solo il costo finale e i tempi di esecuzione contano per l’utente finale che è disposto a rivolgersi a chiunque pur di ottenere il minor prezzo senza nemmeno pensare alla qualità del servizio. Il nostro cliente spesso vuole il timbro del catasto, la perizia, la certificazione energetica, ecc. solo perché gli servono per portare avanti altre pratiche, quindi si fa fare 10, 20 preventivi (Aimè a voce e poco professionali) e sceglie chi costa di meno.
Allo stesso tempo constato, purtroppo, che negli stessi anni noi professionisti non abbiamo fatto quei cambiamenti necessari ad adeguarci a questo nuovo tipo di clientela. Pensiamo ancora che il cliente si deve rivolgere a noi perché siamo bravi e soprattutto non abbiamo abbracciato i nuovi modi di ricercare lavoro come il marketing relazionale.
Ecco la somma di queste due circostanze, a mio avviso, sta determinando la crisi di liquidità e professionalità del momento.
Cosa posso fare io
Il mio senso di rivalsa mi ha fatto mettere subito a l’opera per fare anche io qualcosa nella certezza che non sarà la soluzione per tutto e per tutti e soprattutto immediata, ma, condividere esperienze di provato successo sicuramente può aiutare molti tecnici e stimolarli a fare quei cambiamenti che ormai non possono più essere rimandati.
Cosa ho fatto? Un nuovo corso dal titolo: Come farsi pagare il giusto. Con dentro molti spunti ed idee da applicare subito per non rischiare un futuro come il collega precedente ma, anzi per avere un futuro di tranquillità economica.
In esso tratto tre argomenti principali:
- distinguersi per non estinguersi
- disponibile ma non a disposizione
- tu sei una bella persona
Ed in più una serie di documenti con attività pratiche da provare immediatamente.
Ho deciso poi che ogni qualvolta un collegio mi inviterà per un corso tecnico, io dividerò l’intervento in due parti: Prima la parte tecnica e subito dopo questa nuova formazione. Si perché, a mio avviso, oggi se siamo bravi tecnicamente ma non facciamo i cambiamenti necessari non risolveremo i problemi di liquidità.
La prima volta che terrò questa presentazione sarà il prossimo 14 febbraio 2019 al Collegio di Latina, sono già emozionato, ma è il mio modo di cercare di fare qualcosa e non spaventarmi più davanti a casi come il collega che deve andare a mangiare alla caritas.
Magari in seguito sul mio blog pubblicherò qualche DIA, documenti allegati al corso, e le impressioni dei partecipanti.
Ti aspetto ad uno dei miei corsi, o magari chiedi al tuo collegio se mi vuole ospitare, ricordando sempre che:
Le cose importanti non sono cose!
Buona vita da pinomangione
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